martedì 24 marzo 2009

Biblioteca digitale di manoscritti islamici online


L'Università di Princeton (New Jersey) ha messo a disposizione degli studiosi una nuova biblioteca digitale online che comprende 200 manoscritti islamici, selezionati tra circa 9500 volumi in arabo, persiano, turco ottomano ed altre lingue del mondo musulmano nel University Library's Department of Rare Books and Special Collections. Lo straordinario patrimonio di Princeton costituisce la più importante collezione dell'emisfero occidentale e tra le più belle del mondo, secondo Don Skemer, curatore dei manoscritti.

La biblioteca digitale è parte del Islamic Manuscripts Cataloging and Digitization Project, iniziato nel 2005 con il generoso contributo del David A. Gardner '69 Magic Project. Con il tempo, tutti i manoscritti saranno catalogati online, il che significa creare riferimenti bibliografici contenenti informazioni descrittive di base.

Michael Cook, uno dei maggiori islamisti in America, ha detto "Princeton ha 9500 manoscritti islamici in arabo ed altre lingue in una località molto comoda per gli studiosi del Nord America ma non altrettanto per quelli provenienti dal mondo islamico o dall'Europa. La maggior parte della collezione è descritta in cataloghi a stampa, e gli studiosi possono sempre ottenere microfilm dei manoscritti. Ma i cataloghi a stampa sono vecchi e non disponibili ovunque, mentre i microfilm offrono immagini di scarsa qualità. La biblioteca digitale online segna uno sviluppo nel fornire descrizioni aggiornate dei manoscritti a chiunque possa collegarsi al web, e nel rendere disponibile almeno alcuni manoscritti online con immagini digitali di buona qualità".

I manoscritti digitalizzati datano dai primi secoli dell'Islam fino alla caduta dell'Impero Ottomano e sono originari di tutte le parti del mondo islamico, dalla Spagna moresca e Nord Africa ad Occidente, attraverso il Medio Oriente, fino all'India e Indonesia ad Oriente. I soggetti trattati comprendono storia, biografia, filosofia e logica, teologia, giurisprudenza, lingua, letteratura, libri di arte e illustrazione, magia e scienze dell'occulto, astrologia, astronomia, matematica, medicina, ed altri aspetti della vita spirituale e intellettuale del mondo islamico.

Mentre la biblioteca digitale pone l'accento su testi rari o unici di interesse accademico, include anche una selezione di manoscritti persiani e miniature Moghul, come un magnifico album indiano del XVIII secolo di miniature e calligrafie.

Princeton si aspetta di includere in futuro altri manoscritti alla biblioteca digitale, oltre a produrre descrizioni bibliografiche online.

Clicca qui per accedere ai manoscritti digitalizzati. Da questa pagina web, clicca su "View the Digital Library" e seleziona uno dei 200 manoscritti, elencati sia in ordine alfabetico sia per soggetto e genere.


giovedì 19 marzo 2009

Lingua e musicalità nella "Ballata del vecchio Marinaio"

La moderna didattica delle lingue straniere ha individuato tre aree di abilità che il discente deve dimostrare di aver sviluppato gradualmente nel suo percorso di apprendimento: comprensione (ascolto, lettura), parlato (interazione e produzione orale) e produzione scritta. Dal momento che il materiale didattico utilizzato si presenta prevalentemente in forma scritta (grammatica, dizionario…), si tende spesso a concentrarsi maggiormente sull’apprendimento della forma scritta tralasciando in tutto o in parte l’ascolto - indubbiamente più difficile da memorizzare senza una preparazione adeguata - e il parlato, dove entra in gioco più marcatamente la componente psicologica e motivazionale che può manifestarsi in un’inconscia resistenza all’apprendimento di una materia, come la lingua, che mette in crisi lo stesso senso di identità del soggetto. Si rischia così di perdere di vista la natura stessa delle lingue: l’espressione orale.

L’ascolto della lingua parlata, sia che si tratti della lingua madre sia della lingua straniera studiata, è l’esperienza che maggiormente permette di percepire l’incanto per la sonorità e la musicalità, primi elementi che suscitano l’attenzione per il discorso. L’ambito linguistico nel quale il ritmo e la musicalità della lingua assumono un rilievo straordinario è indubbiamente il linguaggio poetico. Non deve sorprendere il fatto che le letterature di molti paesi presentino ai propri albori capolavori poetici caratterizzati da una ricchezza lessicale ed una raffinata elaborazione stilistica anche quando la lingua comunemente parlata all’epoca si presentava meno evoluta e lessicalmente completa: il lavoro del poeta non consiste tanto nella ricerca della rima quanto piuttosto nella creazione o reinvenzione dell’espressione linguistica.

Samuel Taylor Coleridge (1772-1834), insieme a William Wordsworth, introdusse nella letteratura inglese un nuovo tipo di poesia, più consona allo spirito del Romanticismo. Il risultato della collaborazione con Wordsworth fu il volume intitolato Lyrical Ballads. Nella visione romantica, la poesia doveva essere scritta con un linguaggio semplice, il linguaggio delle persone che vivevano a più stretto contatto con la Natura. L'eroe epico della poesia di un tempo era diventato adesso l'Uomo Comune, mentre la ballata, la forma poetica degli umili, aveva preso il posto dello stile eroico della poesia epica. La poesia non doveva comunque escludere la tensione mistica, soprannaturale. La vita non si limita alle sole cose materiali, perciò quel qualcosa in più deve essere rappresentato nella poesia.

La Ballata del vecchio Marinaio continua ancora oggi ad affascinare i suoi lettori. Il bizzarro racconto del marinaio, così intriso di esotismo, mistero, tensione mistica e soprannaturale e così carico di simbolismo si esprime in un linguaggio sapientemente arcaizzante, in cui il ritmo e la musicalità enfatizzano l’aspetto emozionale trasmesso dalla narrazione.

Proprio come il Convitato alle nozze, il lettore tenta di sottrarsi alla narrazione del Marinaio - il poeta: siamo invitati ad una festa - la vita - è importante, non possiamo mancare né attardarci per le fantasie di uno sconosciuto. Ma "il vecchio con la barba brizzolata e l'occhio scintillante" ci trattiene per un braccio con la sua mano scarna, poi ci ammalia con il suo sguardo e incurante delle nostre proteste continua il suo racconto

He holds him with his glittering eye—
The Wedding-Guest stood still,
And listens like a three years’ child:
The Mariner hath his will.

The Wedding-Guest sat on a stone:
He cannot choose but hear;
And thus spake on that ancient man,
The bright-eyed Mariner
[...]
I pass, like night, from land to land;
I have strange power of speech;
That moment that his face I see,
I know the man that must hear me:
To him my tale I teach.

La concezione cosmologica dinamica propria della visione romantica trovava conforto nella tradizione miltoniana, in cui si distinguono tre fasi: il paradiso (natura benevola), la colpa (l'ordine si spezza, la natura diviene ostile) e la riconquista del paradiso. L'intento didattico del poema consiste proprio in questo: riavvicinare l'uomo alla Natura, espressione della creazione e dell'amore di Dio, nobilita l'animo umano.

lunedì 2 marzo 2009

Quello che le donne non dicono: Virginia Woolf e l'animo femminile



La lettura di un romanzo in lingua originale è sempre auspicabile in quanto può rivelare sfumature che potrebbero sfuggire in una traduzione, tuttavia presuppone una notevole padronanza della lingua straniera. A volte però neppure la competenza linguistica appare sufficiente per comprendere a fondo opere strutturalmente complesse. Nella letteratura inglese del Novecento ne sono un esempio i romanzi di Virginia Woolf: il lettore che si accosti alle sue opere con superficialità o animato dall'aspettativa di rimanere spettatore passivo di un quadro fedelmente riprodotto dall'autrice resterà probabilmente deluso. Una donna dall'intelligenza vivace come la Woolf scrive per un pubblico che non si accontenta delle parole ma sa leggere tra le righe, dimostrando così di sapersi elevare all'altezza dell'autrice.




Esponente di un'élite colta e raffinata, Virginia Woolf considerava la propria professione di scrittrice quale l'unico spazio nel quale le donne possono realizzarsi senza particolari problemi. Il tema non era importante quanto l'esperienza stessa della scrittura. La disposizione d'animo del romanziere, a suo giudizio, è diversa per gli uomini e le donne: gli uomini sono ripetitivi, offrono sempre gli stessi elementi al fine di dare sicurezza la lettore ed in tal modo sono privi di immaginazione. Le donne al contrario, si affidano al proprio inconscio, alle loro passioni: così, l'esperienza di scrivere per le donne è come un'esplosione che emana schiuma la quale, come la schiuma del mare, è segno di vitalità, energia vita e così diventa il simbolo della creazione artistica.



Questa diversità di sensibilità tra uomini e donne non si limita soltanto all'arte dello scrivere ma si traduce in un diverso atteggiamento sperimentabile nella vita di tutti i giorni. Da acuta osservatrice qual era, la sua ispirazione nasceva proprio da ciò che osservava esprimendo poi in modo impareggiabile ciò che suoni, profumi, colori e pensieri evocavano in lei. Nel suo capolavoro, Gita al faro, i personaggi principali, il coniugi Ramsey, rappresentano proprio queste opposte inclinazioni verso la vita: se da un lato il signor Ramsey è dominato da un pensiero razionale e scientifico imperturbabile, basandosi su ciò che può essere studiato, provato ed espresso esplicitamente, sua moglie si lascia trasportare maggiormente dalle emozioni piuttosto che dal suo lato razionale. Esemplare in tal senso è il brano seguente, tratto dal capitolo XIX della prima parte, "La finestra":




E poi cosa? Sentiva che la stava ancora guardando, ma che il suo sguardo era cambiato. Lui voleva qualcosa - voleva la cosa che lei trovava sempre così difficile concedergli; voleva che gli dicesse che lo amava. E quello, no, lei non poteva farlo. lui riusciva a parlare molto più facilmente di lei. Poteva dire cose che lei non avrebbe mai potuto. Così naturalmente era sempre lui a dire le cose, e poi per qualche ragione ciò lo irritava improvvisamente e la rimproverava. Una donna senza cuore, la chiamava; non gli aveva mai detto ce lo amava. Ma non era così - non era così. Era solo che lei, lei non riusciva mai a dire quello che sentiva. Non c'erano briciole sul suo cappotto? Nulla che potesse fare per lui? Alzandosi si trattenne alla finestra con la calza color ruggine in mano, in parte per distogliere lo sguardo da lui, in parte perché si ricordò di quanto sia spesso bello – il mare di notte. Ma lei sapeva che lui aveva voltato la testa quando lei si era voltata; la stava osservando. Sapeva che stava pensando, Sei più bella che mai. E si sentì bellissima. Non vuoi dirmi almeno per una vola che mi ami? Stava pensando questo, ed era agitato, sia per Minta ed il suo libro, e perché era sul finire del giorno ed avevano avuto un diverbio sulla gita al faro. Ma lei non riusciva a farlo; non riusciva a dirlo. Poi, sapendo che lui la stava guardando, invece di dire alcunché si voltò, tenendo in mano la calza, e lo guardò. E nel guardarlo iniziò a sorridere perché sebbene non avesse detto una parola, lui lo sapeva, naturalmente lo sapeva, che lo amava. Non poteva negarlo. E sorridendo guardò fuori dalla finestra e disse (pensando tra sé, Niente al mondo può paragonarsi a questa felicità) "Sì, avevi ragione. Pioverà domani". Lei non lo aveva detto, ma lui lo sapeva. E lo guardò sorridendo. Perché aveva trionfato ancora.




In questo passaggio, pervaso di lirismo, Woolf dimostra come le persone e le loro emozioni frammentate possono infine riconciliarsi. La signora Ramsey segue una rotta meno prevedibile: questa sua inclinazione verso la vita la dota di una maggiore articolazione e libertà di espressione. Per la nostra autrice, questi tratti sono specifici dei due sessi: dimostra infatti che gli uomini sono maggiormente soddisfatti dalle dichiarazioni dirette, come, nelle pagine finali del romanzo, James è addolcito soltanto dalla lode di suo padre sulle sue abilità di navigatore. Le donne, d'altro canto, sovente comunicano la loro idea tramite ciò che scelgono di non dire. Come la signora Ramsey nel suo trionfo alla fine di questa prima parte del romanzo, anche Lily riesce ad esprimer la sua simpatia per il signor Ramsey senza pronunciare una parola: semplicemente lasciando che lui le allacci la scarpa.

Queste note sono state scritte traendo spunto non soltanto da Gita al Faro ma anche da altri saggi e romanzi della Woolf, primo tra tutti Professions for Women, scritto per una conferenza nel 1942; il pensiero dell'autrice sulla scrittura femminile si rivela anche in opere come A Room of one's own e Three Guineas.

Alcune risorse web-based su Virgnia Woolf e le sue opere

Gita al Faro è stato inserito a pieno titolo tra i migliori 100 romanzi del Novecento: per la lista completa leggi qui http://www.time.com/time/2005/100books/the_complete_list.html

Larecensione del Time pubblicata in occasione della prima edizione di Gita al Faro nel 1927 http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,730672,00.html?internalid=atb100

Bibliografia e opere (in inglese) http://www.booksfactory.com/writers/woolf.htm

Un blog interamente dedicato all'autrice, ricco di foto, notizie e link http://bloggingwoolf.wordpress.com/