giovedì 19 marzo 2009

Lingua e musicalità nella "Ballata del vecchio Marinaio"

La moderna didattica delle lingue straniere ha individuato tre aree di abilità che il discente deve dimostrare di aver sviluppato gradualmente nel suo percorso di apprendimento: comprensione (ascolto, lettura), parlato (interazione e produzione orale) e produzione scritta. Dal momento che il materiale didattico utilizzato si presenta prevalentemente in forma scritta (grammatica, dizionario…), si tende spesso a concentrarsi maggiormente sull’apprendimento della forma scritta tralasciando in tutto o in parte l’ascolto - indubbiamente più difficile da memorizzare senza una preparazione adeguata - e il parlato, dove entra in gioco più marcatamente la componente psicologica e motivazionale che può manifestarsi in un’inconscia resistenza all’apprendimento di una materia, come la lingua, che mette in crisi lo stesso senso di identità del soggetto. Si rischia così di perdere di vista la natura stessa delle lingue: l’espressione orale.

L’ascolto della lingua parlata, sia che si tratti della lingua madre sia della lingua straniera studiata, è l’esperienza che maggiormente permette di percepire l’incanto per la sonorità e la musicalità, primi elementi che suscitano l’attenzione per il discorso. L’ambito linguistico nel quale il ritmo e la musicalità della lingua assumono un rilievo straordinario è indubbiamente il linguaggio poetico. Non deve sorprendere il fatto che le letterature di molti paesi presentino ai propri albori capolavori poetici caratterizzati da una ricchezza lessicale ed una raffinata elaborazione stilistica anche quando la lingua comunemente parlata all’epoca si presentava meno evoluta e lessicalmente completa: il lavoro del poeta non consiste tanto nella ricerca della rima quanto piuttosto nella creazione o reinvenzione dell’espressione linguistica.

Samuel Taylor Coleridge (1772-1834), insieme a William Wordsworth, introdusse nella letteratura inglese un nuovo tipo di poesia, più consona allo spirito del Romanticismo. Il risultato della collaborazione con Wordsworth fu il volume intitolato Lyrical Ballads. Nella visione romantica, la poesia doveva essere scritta con un linguaggio semplice, il linguaggio delle persone che vivevano a più stretto contatto con la Natura. L'eroe epico della poesia di un tempo era diventato adesso l'Uomo Comune, mentre la ballata, la forma poetica degli umili, aveva preso il posto dello stile eroico della poesia epica. La poesia non doveva comunque escludere la tensione mistica, soprannaturale. La vita non si limita alle sole cose materiali, perciò quel qualcosa in più deve essere rappresentato nella poesia.

La Ballata del vecchio Marinaio continua ancora oggi ad affascinare i suoi lettori. Il bizzarro racconto del marinaio, così intriso di esotismo, mistero, tensione mistica e soprannaturale e così carico di simbolismo si esprime in un linguaggio sapientemente arcaizzante, in cui il ritmo e la musicalità enfatizzano l’aspetto emozionale trasmesso dalla narrazione.

Proprio come il Convitato alle nozze, il lettore tenta di sottrarsi alla narrazione del Marinaio - il poeta: siamo invitati ad una festa - la vita - è importante, non possiamo mancare né attardarci per le fantasie di uno sconosciuto. Ma "il vecchio con la barba brizzolata e l'occhio scintillante" ci trattiene per un braccio con la sua mano scarna, poi ci ammalia con il suo sguardo e incurante delle nostre proteste continua il suo racconto

He holds him with his glittering eye—
The Wedding-Guest stood still,
And listens like a three years’ child:
The Mariner hath his will.

The Wedding-Guest sat on a stone:
He cannot choose but hear;
And thus spake on that ancient man,
The bright-eyed Mariner
[...]
I pass, like night, from land to land;
I have strange power of speech;
That moment that his face I see,
I know the man that must hear me:
To him my tale I teach.

La concezione cosmologica dinamica propria della visione romantica trovava conforto nella tradizione miltoniana, in cui si distinguono tre fasi: il paradiso (natura benevola), la colpa (l'ordine si spezza, la natura diviene ostile) e la riconquista del paradiso. L'intento didattico del poema consiste proprio in questo: riavvicinare l'uomo alla Natura, espressione della creazione e dell'amore di Dio, nobilita l'animo umano.

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